Quando si parla di smart home, la casa del futuro, si fa riferimento ad un’abitazione dotata di tecnologie domotiche che consentono di controllare da remoto i dispositivi elettrici ed elettronici.
Una casa dunque che usufruisce di un sistema integrato, connesso ad internet, che si collega a dispostivi mobile per essere gestito. In una casa intelligente ad esempio si possono accendere le luci con un comando vocale o premendo un tasto sullo smartphone oppure si possono avviare lavatrici comodamente dall’ufficio attraverso l’applicazione fornita dall’azienda produttrice.
L’obiettivo delle case smart è quello di migliorare il comfort abitativo attraverso una maggiore sicurezza e una gestione semplificata degli elettrodomestici e degli impianti.
Secondo l’indagine condotta da SWG per indagare il rapporto tra italiani e tecnologie, la smart home interessa al 54% della popolazione e ben il 73% ritiene che la casa intelligente avrà un impatto positivo sulla qualità della vita. L’entusiasmo nei confronti di questa nuova frontiera dell’abitare, che aveva già conosciuto un crescente interesse nel 2019, è stato in qualche modo favorito anche dal periodo di lockdwon, che ha cambiato il rapporto delle persone con la propria casa. In molti infatti si sono ritrovati a lavorare in smart working e questo ha fatto si che ci si dedicasse con maggior attenzione ai consumi e all’ottimizzazione delle spese e degli spazi.
Questa ritrovata attenzione alla casa e ai consumi, ha anche inciso sull’aspetto della sicurezza e gli impianti domotici, grazie alla possibilità di controllarli in ogni momento, danno un senso di tranquillità al 23% delle persone e risultano fondamentali per la sicurezza per gli over 55. Altro aspetto importante è legato alla sostenibilità, un tema al quale gli italiani sono molto sensibili.
Secondo uno studio del Censis infatti il 79% degli italiani è disposto a cambiare le proprie abitudini a favore dell’ottimizzazione ambientale, economica e sociale. Un trend che spinge anche gli acquisti per i dispositivi intelligenti che, grazie proprio ai sistemi di controllo e alla loro programmazione, riescono a fornire soluzioni per ridurre i consumi ed evitare sprechi. Non bisogna dimenticare infine il fattore tempo: tra i giovani le motivazioni che spingono a scegliere dispositivi smart c’è proprio la possibilità di risparmiare tempo per le mansioni domestiche. Si può infatti programmare tutto, senza il pensiero di dover verificare se tutto funziona e lo si può fare anche quando si è fuori casa, dedicando quindi maggior tempo a sè stessi e alle cose che piacciono di più.
Gli elettrodomestici faranno tutto da soli?
Una casa smart consente di visualizzare a distanza tutte le informazioni relative agli elettrodomestici e permette anche di azionare programmi, di spegnere e di accendere gli impianti e di verificare i consumi quotidianamente. La lavatrice ad esempio potrà fare tutto da sola e, tramite l’app, potrebbe addirittura segnalare piccoli malfunzionamenti o blocchi momentanei. Si potrebbe ad esempio scoprire prontamente perché la centrifuga non funziona ed eventualmente intervenire in maniera autonoma se il problema e risolvibile o capire subito se c’è bisogno dell’intervento di un tecnico.
Una lavatrice smart inoltre potrebbe anche evitare spiacevoli inconvenienti, come la fuoriuscita d’acqua per un intasamento del tubo o evitare sprechi se è troppo carica o troppo scarica. La tecnologia è quindi un aiuto importante per utilizzare in maniera corretta gli elettrodomestici ed evitare così di consumare più energia o di facilitarne l’usura.