Parlando di smaltimento rifiuti a tutela dell’ambiente dobbiamo necessariamente ricordare anche la presenza degli olii che vanno smaltiti nel modo corretto per una salvaguardia dell’ambiente e della nostra stessa salute.
Recentemente si parla sempre più spesso dell’uso di olii biodegradabili, ma che cosa sono e qual è la loro funzionalità?
Cerchiamo di rispondere a questo quesito in modo esaustivo. Si tratta di olii biodegradabili non tossici e di origine fossile o vegetale. La loro formazione arriva in parte da fonti rinnovabili ed hanno un alto potere biodegradabile, si stimano percentuali che vanno dal 60% all’80% e che si eliminano in circa 28 giorni.
Questi dati sono stati esposti dalla normativa OCSE vigente, naturalmente i dati sono indicativi e dipende dai singoli prodotti e dalla loro consistenza. Questi prodotti sono ottimi in termini qualitativi e soprattutto di azione, si stima di fatti che si allunghino i tempi del cambio d’olio; parando di olio di motore per auto, in certi casi è stato valutato anche un solo cambio di olio il cui intervallo di tempo abbia la stessa durata della vista stessa della macchina in esame. Questo in termini ambientali significa non solo minor consumo ma anche difesa del pianeta contro l’inquinamento, e minor utilizzo delle materie prime appartenenti alla terra.
La recente normativa inerente all’uso degli olii con occhio attento e vigile alla tutela dell’ambiente, ha introdotto determinati requisiti che hanno costituito la qualità Ecolabel. Ossia sono stati stabiliti dei termini e delle condizioni speciali affinché si agisca in maniera eco solidale riducendo così l’introduzione delle tossine nocive nell’ambiente le sostanze di CO2. Queste sono le garanzie permesse dalla nascita di questo nuovo marchio:
- Riduzione delle immissioni di sostanze tossiche e quindi di CO2 che sono nocive per la terra e la riserva d’acqua del pianeta;
- una crescente percentuale di utilizzo di fonti rinnovabili;
- conseguente riduzione di sostanze tossiche, nocive e quindi pericolose;
- accennata garanzia data dall’elevata prestazione in termini tecnici di utilizzo di questi olii biodegradabili.
Come smaltire l’olio del motore della vostra automobile quando non usate quelli biodegradabili?
Bene, se vi recate dal vostro meccanico, questo dovrà necessariamente seguire le direttive dettate dalla legge che impone questo genere di servizio; se invece siete voi stessi che vi cimentate in quest’operazione, oppure se semplicemente vi è rimasto da parte dell’olio di motore all’interno dei vostri barattoli di acquisto, per smaltirlo in modo ecosostenibile dovete assolutamente evitare di gettarlo nel water e o nei lavandini, evitando anche di svuotarli nei tombini.
Ciò che dovete fare è chiamare i centri specializzati in questo genere di raccolte. Esiste il consorzio COOU che si adopera proprio per questo genere di smaltimento raccogliendo gli olii destinati all’eliminazione. Chiamando questo numero 800 863048, vi sarà comunicato quale sia il centro di raccolta più vicino alla vostra zona di residenza.
Quando parliamo dello smaltimento di olio, però non ci riferiamo solo all’olio di motore, esiste anche l’olio alimentare della frittura che deve essere eliminato in modo corretto. Vediamo come:
L’olio della frittura non è biodegradabile e quindi se gettato nei lavelli come spesso accade, si alimenta l’inquinamento delle nostre acque; questo come sarà capitato a chiunque di vedere, comporta la comparsa di una macchia appunto oleosa sulla superficie dell’acqua, questa macchia impedisce così l’introduzione dei raggi salari attraverso l’acqua e di permettere il normale ciclo vitale che si svolge all’interno del mare e o dei laghi e o fiumi; riciclo di vita che necessita appunto del riscaldamento e della luce solare. Tutto questo è riassumibile come un ingente danno per l’ambiente e per il nostro pianeta.
Il metodo per smaltire l’olio di frittura c’è ed è semplice. Prendete un contenitore e ponetelo in un angolo della vostra casa o garage o terrazzo, ogni volta che dovrete smaltire dell’olio di frittura, potete versarlo nel vostro recipiente che una volta riempito potrà essere recapitato nelle isole ecologiche ormai presenti in tutte le città. Basta informarsi per conoscere la locazione più vicina alla vostra abitazione.
Va inoltre segnalato che quest’olio di frittura può anche essere destinato al riuso, si deve portare nei locali specifici, spesso supermercati e benzinai che hanno i contatti giusti per destinare questo olio al riciclo; da questo di fatti si possono ricavare diversi prodotti utili come biodiesel per macchine agricole, glicerina e lubrificanti vegetali.