Ormai ci siamo resi conto che non abbiamo un pianeta di riserva e che dobbiamo cercare di preservare al meglio l’ambiente in cui viviamo e possibilmente di lasciarlo in condizioni accettabili ai nostri figli e nipoti.
Senza dubbio alcune delle decisioni più rilevanti per la tutela dell’ambiente devono essere prese a livello nazionale e internazionale, dai governi, ma ogni singola persona, nel suo piccolo può comunque fare la sua parte con piccoli gesti quotidiani. Non si tratta di stravolgere il proprio stile di vita, ma solo di sposare comportamenti più sostenibili.
Ridurre gli sprechi e di conseguenza i rifiuti è un primo passo, così come anche cercare di riciclare al meglio, con una buona raccolta differenziata. Molto è già stato fatto, ma i margini di miglioramento sono ancora ampi. Le soluzioni tecniche diventano sempre più sofisticate, ma a cambiare è soprattutto la mentalità delle persone e questo può concretamente fare la differenza.
Il nostro stile di vita cambia e con esso le nostre abitudini, oggi ad esempio molte più persone lavorano da casa o comunque con modalità più flessibili rispetto a quelle del passato. Questo può potenzialmente impattare in modo positivo sull’ambiente, meno persone che prendono l’auto ogni giorno per andare in ufficio sono una buona notizia per la qualità dell’aria delle nostre città. Stando più tempo in casa potremmo però correre il rischio di produrre più rifiuti o di mettere in atto comportamenti non sempre virtuosi.
Pensiamo ad esempio al grande tema dei rifiuti informatici, spesso difficili da smaltire e potenzialmente molto inquinanti. Le persone più sensibili alla tematica ambientale non buttano computer o smartphone nel cassonetto, cercano inoltre di allungare il più possibile la vita di questi dispositivi, che ormai sono parte integrante e irrinunciabile della nostra quotidianità. La questione si complica un po’ con i cosiddetti consumabili. I prodotti di consumo, come ad esempio le cartucce delle stampanti o i toner, che non vanno buttati nell’indifferenziata, ma portati in centri di raccolta autorizzati, come le isole ecologiche.
Le cartucce per stampanti, oltre ad avere un costo non trascurabile, sono molto inquinanti se non ben trattate, la cosa migliore quindi è cercare di farle durare a lungo. Stampare solo quando necessario, oltre a farci risparmiare inchiostro, ci fa anche risparmiare energia e carta. Non sempre però sarà possibile rinunciare alle stampe. Ci sono per fortuna soluzioni che ci consentono sia di risparmiare denaro che di sposare uno stile di vita più green. Molti per risparmiare sulle cartucce usano quelle compatibili, ma una scelta interessante potrebbe essere invece quella di optare per cartucce rigenerate.
Le cartucce rigenerate vivono una seconda vita, sono cartucce di elevata qualità, visto che non sono di sottomarche, ma prodotti originali rigenerati. Hanno un costo inferiore rispetto alle cartucce originali nuove, ma hanno prestazioni ottime. Sono inoltre amiche dell’ambiente, visto che riducono i rifiuti e gli sprechi, non a caso si possono trovare negli eco store, oltre che in un crescente numero di punti vendita online e tradizionali, visto che sempre più privati e PMI le richiedono.
Un altro piccolo e semplice gesto che ci aiuta ad impattare meno sull’ambiente è quello di impostare la nostra stampante in modo che consumi meno inchiostro. Ormai tutte le stampanti hanno opzioni “eco” o di “risparmio“. Si abbassa un po’ la qualità di stampa, ma si allunga la durata della cartuccia: a guadagnarci oltre all’ambiente sarà anche il portafoglio.